Sicuramente il marchio del Cavallino appare nella parte alta di questa ipotetica classifica, se non addirittura al primo posto.
Enzo Ferrari amava dire che “se prendi un bambino e gli chiedi di disegnare una vettura, sicuramente la farà rossa” (anche se in realtà il rosso, colore che oggi identifica in maniera indiscutibile il marchio del cavallino, inizialmente identificava tutte le auto da corsa di nazionalità Italiana, mentre in pochi sanno che il colore ufficiale della Ferrari è il giallo)
Questo aneddo è per capire quanto è potente nell’immaginario comune il brand Ferrari da ormai 75 anni.
Ma cosa spinge un marchio cosi conosciuto a dover creare campagne pubblicitarie, e poi sui social ?
Non sono già le sue auto che fanno girare gli occhi quando le incontriamo per strada, i successi sportivi dalle macchine Gt alla Formula 1 da soli ad essere un traino sufficiente per vendere le vetture stradali ?
I motivi possono essere tanti, non mi soffermerei su questo, vorrei “fissare il punto” sul concetto che anche il brand più conosciuto al mondo fa advertising sui social !
Tempo fa su Instagram, sono rientrato nel target per cui “sono stato investito” da due campagne di advertising della Ferrari appunto, il primo era dedicato all’acquisto di una vettura d’occasione, il secondo relativo alla nuova “Ferrari Roma” (vedi immagine in allegato)
Ma quindi, se anche il brand più conosciuto al mondo, investe in advertising, perché non dovremmo farlo noi con i nostri prodotti ed i nostri servizi ?
Ora il mondo social (ogni piattaforma con il proprio target ed il proprio messaggio) ci permette di segmentare esattamente a chi vogliamo far arrivare il nostro messaggio, sempre di più il “messaggio giusto” al “potenziale cliente giusto” e non importa il prodotto e servizio che vendiamo, se non lo facciamo noi, lo farà la nostra concorrenza.
Poi ovviamente la “pubblicità” da sola non basta, occorrono tanti altri ingredienti per raggiungere il successo, ma quello che è importante e fondamentale è che non possiamo far si che questo tipo di operatività sia esclusa dalla nostra attività di comunicazione, grazie alla particolarità di poter far arrivare il “nostro messaggio” a quante più persone in target, in un determinato momento e geolocalizzazione, in tempi relativamente brevi tra ideazione campagna e messa in funzione.
Se lo fa anche la Ferrari…